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DIDATTICA

sei in: DIDATTICA>QUADERNI DELLA RIFORMA/STRUMENTISTI


I quaderni della riforma/Strumentisti

Come vedono i docenti il "passaggio a ordinamento" del triennio dopo un decennio di sperimentazione? Gli strumentisti sono in qualche modo il core business del Conservatorio. Sono i più direttamente coinvolti dalle modifiche dell'ordinamento, poichè da una parte la competenza strumentale viene ad essere declinata su più discipline, e dall'altra l'aumento delle discipline di base può in qualche misura mettere in discussione la "centralità" dello studio dello strumento.

A tutti sono state rivolte le stesse domande. Si tratta ovviamente di un campione ristretto, che non ha valore statistico. Sorprende la varietà delle risposte, anche sulle questioni più "tipiche". Molti temono la perdita di "centralità" dello strumento, ma alcuni invece non la paventano affatto. Molti sollevano il dubbio che lo studente non abbia abbastanza tempo per studiare lo strumento, ma qualcuno pensa che con una buona tecnica e una buona memoria non siano necessarie ore e ore di studio. O che una formazione musicale più ampia possa agevolare la collocazione professonale e artistica.

Non mancano le questioni più spinose. Come la necessità, indicata da alcuni, di una verifica della professionalità dei docenti, o la critica all'automatismo nel passaggio di tutti i docenti all'alta formazione. Altri invece hanno dichiarato schiettamente la propria contrarietà alla riforma, e che lo abbiano fatto è cosa utile e positiva.

Infine si può osservare una certa sottovalutazione di un mutamento fondamentale, quello che il corso di strumento non conduce più alla carriera d'insegnante nella scuola di Stato, alla quale è deputato il corso di Didattica (ora anche Didattica dello strumento, e dal prossimo anno presente anche nel Triennio).

Gli strumentisti sono stati intervistati in quanto tali, prescindendo dal tipo di cattedra che ricoprono. I testi e le note biografiche sono stati riprodotti tal quali. Non si è ritenuto di intervenire sull'uso talvolta inappropriato di termini di derivazione universitaria (laurea, professore ordinario e simili).

Amedeo Amadessi
Christian Anzinger
Gianni Bacchilega
Graziano Beluffi
Francesco Biraghi
Paolo Birro
Diego Collino
Massimiliano Damerini
Maria Isabella De Carli
Alessandro de Curtis
Maria Rosaria Diaferia
Simonetta Heger
Carlo Levi Minzi
Mauro Loguercio
Danilo Macchioni
Luigi Magistrelli
Laura Manzini
Mario Marzi
Oscar Meana
Mario Patuzzi
Claudio Pavolini
Cristina Pederiva
Annibale Rebaudengo
Stefania Redaelli
Federica Righini
Giovanni Battista Rigon
Gabriele Rota
Simona Valsecchi
Mara Vincenzi
Marco Vincenzi
Riccardo Zadra

 

 

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