I quaderni della riforma/Storici
Come vedono i docenti il "passaggio a
ordinamento" del triennio dopo un decennio di sperimentazione? Quali i giudizi
su quanto è stato fatto, le aspettative sulla sistemazione definitiva dei
trienni, le perplessità, le delusioni?
Sono questi i temi dei colloqui che seguono. Si tratta ovviamente di un "campione" ristretto, che non ha valore
statistico. I docenti parlano come professionisti della disciplina,
indipendentemente dal tipo di cattedra che ricoprono.
Dai colloqui emergono questioni sostanziali per la didattica, e non solo. Come
il rapporto fra lo studio "intellettuale" e quello "pratico" nella formazione
del musicista. La relazione, talvolta problematica, dei Conservatori con le
Università, e quella ancora inesplorata con i nuovi Licei musicali. La questione
della scarsa conoscenza generale della musica da parte degli studenti. Le
incertezze "territoriali" fra storici e strumentisti a proposito delle "storie"
più prossime allo strumento musicale e alla sua pratica esecutiva. Il nesso fra
storia, analisi, ascolto. E ancora: la rigida attribuzione delle discipline
secondo "classi di concorso", che può escludere chi abbia reali competenze.
Fra limiti e contraddizioni, il processo di riforma mette comunque in moto fra i
docenti una riflessione sui
fondamenti del proprio operare.
Le note biografiche sono state riportate così
come redatte dagli interessati.
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Lucia Cristina
Baldo
Patrizia
Balestra
Franco Bezza
Roberto
Iovino
Ausilia
Magaudda
Alessandro
Melchiorre
Piero
Mioli
Gabriele
Moroni
Paolo Petazzi
Franco
Pulcini
Marco Ravasini
Antonio
Schilirò
Daniela
Margoni Tortora
Massimo Venuti |