Il disegno di legge 1693 approvato dal senato, e il commento del Servizio Studi
della Camera
Il
30 novembre 2011 il Senato ha approvato un disegno di legge (A.S.
1693) che prevede, fra l’altro, l’equiparazione ai fini dei pubblici
concorsi dei titoli di primo e secondo livello dei Conservatori
rispettivamente alle classi di laurea L3 e LM 45.
E’
prevista inoltre la messa a regime del biennio entro 12 mesi, e l’equiparazione
dei titoli del vecchio ordinamento ai nuovi titoli di secondo livello.
In
vista della discussione del disegno di legge alla Camera, dove porta il numero
A.C. 4822, il Dipartimento cultura del Servizio Studi della Camera dei Deputati
ha elaborato e pubblicato in rete, il 17 gennaio 2012, un ampio documento di
commento al disegno di legge medesimo.
Questo documento è liberamente reperibile in rete all'indirizzo:
http://documenti.camera.it/Leg16/Dossier/Testi/CU0393.htm#_ftn1
Si
tratta di un testo di non facile lettura per il lettore non abituato al
linguaggio tecnico. Tuttavia è agevole rendersi
conto che esso contiene molti e diffusi rilievi al testo del disegno di legge.
Si va da osservazioni tecniche sulla incongruità dell’articolato rispetto al
quadro normativo esistente, a osservazioni sostanziali sulle contraddizioni che
il ddl apre rispetto alla situazione reale delle istituzioni e dei loro
studenti.
In particolare, nella “scheda di lettura” relativa all’art. 1, comma 5, si ricorda
che
"l’art. 4, comma 3,
della L. 508/1999, come sostituito dall’art. 6 del già citato D.L. n. 212 del
2002, ha disposto che i possessori dei diplomi rilasciati in base
all’ordinamento previgente all’entrata in vigore della stessa L. 508/1999
sono ammessi, purché in possesso di diploma di istruzione secondaria di
secondo grado, ai corsi di diploma accademico di secondo livello.
Occorre,
dunque, valutare la differente condizione che, a seguito della novità proposta,
si verrebbe a determinare tra i soggetti che, sulla base del D.L. 212/2002,
hanno frequentato un corso accademico di secondo livello, ai fini del
conseguimento del relativo titolo, e i soggetti che non lo hanno fatto, il cui
titolo di studio verrebbe ora dichiarato equipollente al diploma accademico di
secondo livello in via legislativa."
E'
chiaro che si tratta di una questione capitale: agli studenti in possesso del
vecchio diploma che si sono sobbarcati (e pagati) il ritorno a scuola per
farsi il biennio, si direbbe ora che potevano farne a meno,
perché il loro titolo valeva già come quello di secondo livello.
Con buona pace della credibilità delle istituzioni.
marzo 2012
su questo argomento, vedi anche
gli interventi di vari direttori di Conservatori
nella pagina "Dove va
l'alta formazione?"
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